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Come naviga il cervello tra i pensieri? Con il GPS

Un Gps personale, un po’ come quello che si usa per orientarsi per strada.

È questo che usa il cervello per navigare tra i pensieri. Una specie di navigatore, dunque,  che indirizza i pensieri e le conoscenze in una mappa che il cervello usa per orientarsi nelle nuove esperienze e scegliere il comportamento migliore.

Una mappa per le nuove esperienze

È quanto rivela uno studio condotto dai ricercatori dell’istituto tedesco Max Planck per le Scienze umane cognitive e del cervello, in collaborazione con l’istituto norvegese Kavli per le Neuroscienze.

«Siamo in grado di generalizzare le situazioni nuove che affrontiamo quotidianamente - spiega Jacob Bellmund, alla guida del gruppo di ricerca - e decidere il comportamento migliore da adottare». Attraverso le conoscenze pregresse, infatti, il cervello organizza una mappa ed è in grado di prevedere quanto una nuova situazione o un oggetto mai visto prima assomiglino a nozioni già processate e memorizzate.

Se, per esempio, vediamo per la prima volta un ghepardo, il cervello lo posiziona nel settore della mappa riservato ai grandi felini come le tigri e i leoni.


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